E scorrerai ancora i miei messaggi un giorno, per rivivere quei momenti ancora un po’. Attimi in cui eravamo solo noi, attimi in cui guardavi il mondo e capivi che era solo nostro, ed io fissavo quei tuoi occhi che ora so un giorno di sicuro rivedrò. Tu intanto mi guardavi, sorridendo e poi mi dicevi “io così non ho amato mai”, ma è bastato così poco a perdere tutta la nostra storia, una poesia e una stanza, contro il tempo, e dentro, di città in città.

E capiremo tutto solo poi, guardando l’anima, quei giorni in cui non ci sarà più un ‘noi’ da scrivere [da scrivere].

Ciao, ti volti e vedo andare via tutti quei sogni e la nostra canzone, le nostre mani, le tue fate e il mare. E tu, tu che dormi poco e stai, passi il tuo tempo assorta a meditare, guardi nel tempo, tempo, tempo e ancora. Noi, capiremo un giorno poi o forse non ce la farai, per come sei distante. Io guardo il mondo e ascolto, sai, riempio i miei fogli per capire tutto ciò che ho attorno, guardo negli occhi la gente, apro una finestra al cuore, oltre le nubi e il cielo, e trovo ancora te, che non smetti di brillare [che non smetti di brillare].

E sai, forse non ti ho detto mai che amo il tuo sguardo, a come mi sento quando mi guardi e prendi la mia mano, e poi, forse non lo capirai, ma io ti penso, ti cerco, è un senso che mi prende l’anima poi dentro. E so che poi non ti basterà, pensarci ancora insieme, noi ancora così distanti.

Poi ripenserai a quel tempo, poi, per vivere [per vivere].

Ciao, ti volti e vedo andare via tutti quei sogni e la nostra canzone, le nostre mani, le tue fate e il mare. E tu, tu che dormi poco e stai, passi il tuo tempo assorta a recitare, guardi nel tempo, tempo, tempo e ancora. Noi, capiremo un giorno poi o forse non ce la farai, per come sei distante. Io guardo il mondo e ascolto, sai, riempio i miei fogli per capire tutto ciò che ho attorno, guardo negli occhi la gente, apro una finestra al cuore, oltre le nubi e il cielo, e trovo ancora te, che non smetti di brillare [che non smetti di brillare].