Potrà mai una canzone, nata in estate, raccontare e dire ciò che sei? Sulla tua pelle la mia sabbia e il sapore, ed un sorriso ancora da scrivere. Fermi stesi a guardare i nostri cuori e i colori, il sole caldo che osserva, ci riscalda e scompare, porta via con sè tutto tranne il mare.
E rimaniamo io e te, persi e ad ascoltare il suono dei gabbiani e le onde poi danzare, oppure a bere un caffè, che a te piace macchiare, avere tanti progetti, ora che viene Natale. Poi guardare alla neve come ad un manto o ad un velo, che protegga, nel tempo, dalla pioggia e, nel gelo, splendere.
È per te che scrivo una canzone, solo per te; m’immagino al tuo fianco, stringerti, ed è bello sorprendersi poi a ridere, pensandoci nel tempo. E credo che poi saremo ancora nudi, al fianco, e, oramai, non fumerai da tempo, ma starai a parlare ancora dei viaggi e di noi.
È per te, è per te che scrivo questa mia canzone, per dirti che tu sei per me.
E pensarti e fissare, oltre le stelle ed il mare, afferrare il tuo sguardo e poi sorridere. Sei come un suono che avanza, un fiore dentro una stanza che poi cresce nel tempo, dentro me, come se fosse semplice. Perchè, se vorrai, guarderemo il mare e salperemo insieme, noi.
È per te che scrivo una canzone, solo per te; m’immagino al tuo fianco, stringerti, ed è bello sorprendersi poi a ridere, pensandoci nel tempo. E credo che poi saremo ancora nudi, al fianco, e, oramai, non fumerai da tempo, ma starai a parlare ancora dei viaggi e di noi.
È per te, è per te che scrivo questa mia canzone, per dirti che tu sei per me.