Potrei scrivere pagine e pagine delle tante idee, iniziative, progetti, buoni propositi che ogni anno circolano nella mia mente, pronti per essere sviluppati e portati a compimento.
Mi svegliano la mattina, scuotendomi dolcemente, tartassandomi durante il giorno ed estraniandomi nei momenti di relax. Riguardano la musica, certo, ma anche la voglia di scrivere, disegnare, forse semplicemente cercare me stesso e crescere. Alla fine cos’è l’arte se non la volontà di essere pienamente se stessi, condividendola con gli altri?!? Qualche tempo fa avevo letto una cosa veramente interessante, in cui si affermava che l’arte non è necessariamente l’aver qualcosa da dire, quanto più il bisogno di dire qualcosa. Ed è questo bisogno di esprimersi, di emergere distinguendosi, che è sempre più presente dentro ciascuno di noi. Spopolano le applicazioni per smart phone o programmi che avvicinano quelli che erano i nostri desideri, rendendoli più tangibili. Oggi il poter fare musica è alla portata di tutti (non è detto che sia un bene), così come il sentirsi romanzieri e scattare belle fotografie, dove il 90% lo fa Instangram.
Certo, poi serve il talento, ma è innegabile che il giusto strumento possa dare ben più di una mano… A volte penso cosa avrebbe combinato Bach se avesse avuto Logic, Mondrian se avesse avuto la possibilità di scegliere i colori digitando il Ral dalla propria tavolozza e a quanti artisti sarebbero potuti sbocciare, rimasti fermi nei secoli in attesa della giusta possibilità.
Alla fine l’uomo prima di essere figlio di suo padre è figlio del suo tempo, quindi è quanto mai inutile soffermarsi a riflettere su quello che potrebbe essere stato.
Il problema di oggi si chiama tempo, ed è paradossale che in un periodo storico in cui una fetta sempre più importante della popolazione si lamenti di rimanere inattiva a casa, la restante sia insoddisfatta del fatto di avere così pochi momenti da poter riservare a se stessi.
Nel mondo di oggi il lavoro è totalizzante, e a nulla serve pensare a quanto fosse ingenuo Taylor a credere di potercelo alleggerire. Lo stress, più della nostra donna, rappresenta oggi il nostro principale compagno di vita, con indicibile soddisfazione da parte dei medici… Ma, gastriti a parte, quest’anno ho deciso di accantonare tutte quelle idee che soprattutto a settembre bussano alla mia porta, intento come non mai a dedicarmi a me e alle mie passioni; l’obiettivo è quello di riservare il giusto tempo.
È a valle di tutta questa determinazione che ieri pomeriggio ho ripreso in mano la mia penna. Poche note e qualche parola, i primi passi verso un nuovo progetto.
P.S. Smettetela di lamentarvi e trovate il tempo per bere un caffè con quell’amico che non sentite da tempo, perchè se proprio non riuscite perchè siete così oberati, veramente qualcosa è andato storto…